Qual è il momento giusto per vendere casa?

Attendere che il mercato sia favorevole? Aspettare una stagione piuttosto che un’altra perché i “guru” del settore ti assicurano che solo in determinati mesi dell’anno ci si risveglia dal “letargo immobiliare”? Ma, soprattutto, esiste davvero un momento giusto per vendere casa?

Iniziamo rispondendo all’ultima domanda, quella più importante…

Sì, esiste la finestra ideale, ma non è legata a periodi o particolari congiunture. C’è solo una persona che può decidere se è davvero giunta l’ora di vendere e quel qualcuno sei tu.

Prima di tutto, devi capire se sei davvero pronto ad affrontare una vendita perché dovrai informarti su tanti aspetti; primo tra tutti, cercare un professionista serio a cui affidare la tua proprietà al fine di individuare quello che viene definito “acquirente qualificato”, cioè una persona che non solo è fortemente interessata alla tua casa, ma che dispone delle risorse economiche necessarie per acquistarla. Se vuoi approfondire l'argomento, in un altro articolo abbiamo elencato gli indizi da esaminare prima di scegliere un'agenzia immobiliare.

Per aiutarti a definire se sia effettivamente il momento giusto per vendere casa, ti proponiamo 5 risposte ad altrettante domande che dovrai necessariamente farti prima di intraprendere un passo del genere.

Perché vendi?

Le motivazioni che ti spingono a vendere ricoprono un ruolo importantissimo. Sostanzialmente, possono essere individuate nelle seguenti:

1. Inutilizzo dell’immobile in possesso e volontà di capitalizzare rapidamente la proprietà;
   
   
2. Vicissitudini economiche o familiari;
   
   
3. Vendere la prima casa per acquistarne un’altra.

Naturalmente, tra queste ragioni, quella che maggiormente ti mette nella condizione di dover accorciare i tempi è la numero due: il dover far fronte a un improvviso fabbisogno di denaro o un repentino mutamento delle dinamiche familiari.

In questi casi, sei più “vulnerabile” al rischio di svalutazione, ed è proprio per questo motivo che avrai bisogno di qualcuno che ti permetta non solo di cedere rapidamente l’immobile, ma che ti “protegga le spalle” da speculazioni e trattative al ribasso.

Se invece non devi far fronte a particolari urgenze, il tuo principale compito sarà quello di vendere la casa senza svalutarla e, per fare ciò, tutte le maggiori ricerche di mercato indicano che hai 150 giorni di tempo per concludere la vendita senza dover diminuire il prezzo iniziale.

Abbiamo reso questa precisa deadline il fulcro del nostro business poiché riteniamo che il vero professionista in campo immobiliare debba prendere davvero a cuore gli interessi del venditore, tanto da impegnarsi a risarcirlo nel caso non riuscisse a concludere la transazione in un congruo lasso temporale.

Questo è ciò che facciamo noi per responsabilizzarci nei confronti dei nostri assistiti e lo facciamo con la certezza di avere un metodo efficace per raggiungere l’obiettivo: vendere la tua casa al miglior prezzo possibile, usando quel pizzico di magia che serve per avvicinare i desideri dei contraenti, senza tuttavia ricorrere a trucchi o ingannevoli illusioni.

Infine, se sei alla ricerca di un “nido” più accogliente per te e i tuoi cari, ti aiuteremo a fare una stima precisa e assolutamente trasparente sulla raggiungibilità del tuo obiettivo perché, pur ritenendo giusto inseguire i propri sogni (sono quelli che in fondo danno un senso alla nostra esistenza), sappiamo bene che abbandonarsi a irrealistici voli pindarici potrebbe farti fare il passo più lungo della gamba.

In questo discorso, la stima corretta della tua abitazione ricopre un ruolo decisivo: attraverso una consulenza oculata, sarai assolutamente certo di aver stabilito il giusto prezzo per la casa che intendi vendere e avrai le carte in regola per trovare un acquirente pronto a venire incontro alle tue richieste.

Entro quanto tempo vorresti vendere?

Ovviamente, la tua situazione finanziaria o il fabbisogno impellente di un’importante somma di denaro per versare la caparra sull’abitazione che vuoi acquistare in sostituzione pongono questo quesito in primissimo piano.

Pertanto, il fattore tempo diviene fondamentale anche per “sbloccare” le risorse necessarie qualora tu abbia trovato una soluzione immobiliare che ti piace.

Di conseguenza, fare una proposta concreta il prima possibile può consentirti di “bloccare” la casa dei tuoi desideri e, soprattutto, di evitare potenziali (e dispendiose) aste con altri interessati.

Lo stesso vale se vendi e poi vai in affitto. In questa eventualità, la situazione è ancora più fluida poiché i locatori hanno interesse a trovare l’inquilino il prima possibile.

Pertanto, non disporre della base economica necessaria per effettuare il canonico deposito delle due o tre mensilità richiesto alla stipula del contratto di locazione ti metterebbe in seconda fila rispetto a chi non ha di queste difficoltà.

Una volta trovato l’acquirente, in quanto tempo sei disposto a lasciare casa?

Anche questo quesito è dedicato a chi vende la sua prima casa per trasferirsi altrove. L’acquirente, sapendo che vivi nell’abitazione di suo interesse, sarà molto guardingo nei tuoi confronti e comincerà a tempestarti di domande per capire la motivazione che ti spinge a venderla.

Ovviamente, in questi casi, bisogna agire in modo tale da fornire ogni rassicurazione possibile, nonché comunicare una data precisa entro cui saresti disposto a liberare la casa.

Badando ai tuoi interessi e al fatto che hai bisogno dei tempi necessari per individuare una soluzione abitativa alternativa, ti consigliamo di comunicare immediatamente una deadline che oscilli dai 30 a un massimo di 60 giorni. Dunque, dovrai praticamente avere già la soluzione in tasca…

Vendi solo dopo aver trovato la nuova casa?

Se la risposta è sì, a maggior ragione ritorna in auge il fattore temporale. Per trovarti con le “spalle coperte” e quindi con un discreto gruzzolo su cui poter contare sia che si tratti di acquistare un immobile più confacente alle tue esigenze sia che tu abbia l’intenzione di andare in affitto, dovrai puntare su una vendita tempestiva.

Partendo dal presupposto che si è centrato il miglior prezzo possibile a cui proporre l’abitazione e si è stati capaci di imbastire una corretta strategia di marketing, ti troverai nelle condizioni di non dover diminuire il prezzo e, al contempo, di puntare su una cessione più rapida rispetto alle normali compravendite di immobili, che passano quasi fisiologicamente tra lungaggini, ripensamenti e sfibranti trattative al ribasso.

Che succede se ricevi un’offerta più bassa tra il 10 e il 20% del prezzo iniziale?

In questo caso, il problema non si pone nemmeno. Non devi vendere perché la persona che hai di fronte non è il già citato acquirente qualificato. Se infatti hai già messo in vendita la casa a una cifra equa, sei di fronte all’offerta di qualcuno che non si è davvero innamorato dell’abitazione che proponi.

Il tuo scopo, invece, è quello di trovare esattamente quello: una persona che sta cercando e vuole fortemente l’immobile che intendi cedere.

Anche se dovrai aspettare un pochino in più, ti assicuriamo che questa è la scelta giusta da fare, avendo sempre come stella polare l’ideale scadenza dei 150 giorni.